Quando si parla di impianti fotovoltaici, una delle tecnologie più importanti – ma spesso poco conosciute – è l’MPPT (Maximum Power Point Tracking). Si tratta di un sistema “intelligente” presente negli inverter che ha un compito preciso: estrarre sempre la massima potenza possibile dai pannelli solari, anche quando le condizioni di sole e temperatura cambiano.
La relazione tra tensione e corrente nei pannelli solari
Ogni pannello fotovoltaico ha un comportamento elettrico ben definito, descritto da due curve:
Questo punto non è fisso: quando l’irraggiamento solare aumenta, cresce la corrente e quindi anche la potenza disponibile. Quando la temperatura dei pannelli sale, invece, la tensione diminuisce e la potenza massima si riduce leggermente.
Come lavora l’MPPT
L’MPPT è un algoritmo che regola continuamente la tensione di lavoro dei pannelli per mantenerli nel loro punto di massima efficienza.
Tra i metodi più diffusi ci sono:
Adattamento automatico della tensione e della corrente
Per realizzare questa regolazione, l’MPPT utilizza un convertitore DC-DC, che adatta la tensione in uscita dai pannelli a quella richiesta dall’inverter.
In pratica:
Grazie al sistema MPPT, gli inverter moderni riescono a ottimizzare la produzione di energia in ogni momento della giornata, sfruttando al meglio ogni raggio di sole. È uno dei motivi per cui oggi gli impianti fotovoltaici sono più efficienti, affidabili e convenienti che mai.
Una storia iniziata più di cent’anni fa quella di Gruppo Enercom che rappresenta un esempio concreto di come l’energia possa essere non solo una risorsa, ma anche un motore di progresso per le persone e per le comunità. Durante la sua attività, il Gruppo ha saputo coniugare innovazione, sostenibilità e attenzione al territorio, trasformandosi da Officina del gas a realtà leader nella produzione e distribuzione di energia verde.
«Fin dagli albori – racconta la Presidente Cristina Crotti – abbiamo sposato un modello d’impresa che, oltre a perseguire i propri obiettivi di business, lavora costantemente per il progresso delle persone, delle comunità e dell’ambiente in cui opera». Tutto ebbe inizio alla fine dell’Ottocento con l’Officina del gas per la pubblica illuminazione di Crema. Con il tempo, l’attività si è strutturata sempre di più per offrire servizi di distribuzione energetica su scala più ampia. Con le liberalizzazioni degli anni Duemila, Enercom ha ampliato il proprio mercato a livello nazionale, portando la sua visione innovativa in tutta Italia.
La diversificazione del mix energetico del gruppo è iniziata circa vent’anni fa, con l’ingresso nelle rinnovabili: prima l’idroelettrico, poi il fotovoltaico. Oggi il Gruppo Enercom conta sette centrali idroelettriche in provincia di Bergamo e numerosi impianti fotovoltaici in tutto il nord Italia con particolare rilievo in Piemonte, Lombardia e Sicilia. Nel 2024 il Gruppo si è ingrandito ulteriormente, grazie anche all’ingresso di Solarfast service, così da raggiungere un valore della produzione di 303,2 milioni di euro e impiega 450 persone.
«Negli ultimi quattro anni abbiamo investito oltre 35 milioni di euro per potenziare gli impianti rinnovabili – spiega Crotti – 10 milioni per l’idroelettrico e 25 per il fotovoltaico, con l’obiettivo di raggiungere 28 megawatt di potenza installata entro fine anno». Gli obiettivi futuri sono ambiziosi: progetti in corso puntano a raggiungere 100 megawatt entro il 2030, valutando anche altre fonti alternative come il biogas.
Enercom non si limita a produrre energia verde. La sostenibilità è al centro anche dei rapporti con i clienti. Il gruppo ha avviato servizi di efficienza energetica e realizza impianti fotovoltaici per utenze domestiche e aziende, con interventi per circa 12 megawatt di potenza complessiva installata solo nel 2024 per clienti industriali, questo il contributo che Solarfast service ha portato alla Holding.
L’attenzione alla comunità è un pilastro del bilancio di sostenibilità del Gruppo. Nei territori in cui opera, Enercom ha ripensato i 37 punti vendita per offrire servizi personalizzati e di prossimità. La nuova sede di Cremosano (Cremona) nasce dal recupero di uno spazio industriale dismesso, progettato secondo criteri eco-compatibili per promuovere la sostenibilità ambientale e il benessere delle persone.
Qui è nata EnerCER, la prima comunità energetica del territorio cremasco, iniziativa promossa da alcuni dipendenti. Oggi conta 23 soci e una capacità di energia da autoconsumare e condividere di 130.000 kWh, diventando un modello concreto di come la produzione energetica possa essere condivisa e al servizio della collettività.
Con un piano strategico 2025-2030 basato sulle rinnovabili e sulla sostenibilità, Enercom conferma la propria missione: innovare, proteggere l’ambiente e creare valore per le comunità. L’impegno verso fonti energetiche pulite, efficienza e vicinanza al territorio rende il gruppo un esempio virtuoso di come l’energia possa essere davvero al servizio delle persone.
Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/enercom-accelera-idroelettrico-e-fotovoltaico-AHsTR4VC
Una NTC è un sensore di temperatura basato su semiconduttori della famiglia dei termistori, resistori sensibili alla temperatura, il cui valore di resistenza cambia significativamente al variare della temperatura.
Le sonde di temperatura NTC (Negative Temperature Coefficient) sono sensori termoresistivi caratterizzati da una resistenza elettrica che diminuisce esponenzialmente all’aumentare della temperatura. Questo comportamento è opposto rispetto alle sonde PTC (Positive Temperature Coefficient), in cui la resistenza aumenta con la temperatura.
Caratteristiche specifiche delle sonde NTC
*) L’Equazione di Steinhart-Hart è un modello ampiamente utilizzato che mette in relazione la resistenza di un termistore alla sua temperatura. Questo modello offre misure precise della temperatura dai dati di resistenza, fornendo uno strumento indispensabile per ingegneri e ricercatori in campi in cui la precisione è fondamentale. Questa equazione è una formula collaudata per calcolare la relazione tra resistenza e temperatura in NTC termistori.

T è la temperatura in Kelvin,
R è la resistenza del termistore,
con le costanti A, B e C derivate dalla resistenza misurata a diverse temperature.
L'equazione del termistore NTC è essenziale perché questi coefficienti sono derivati tramite calibrazione e differiscono tra i tipi di termistore. Questa equazione si adatta a vari settori, dai dispositivi medici all'automazione industriale, consentendo ai termistori di fornire dati di temperatura accurati e in tempo reale.
L’energia solare continua a essere uno dei pilastri della transizione ecologica in Italia.
Nel 2025, lo Stato ha messo in campo una serie di incentivi e agevolazioni economiche per chi desidera installare un impianto fotovoltaico, sia in ambito privato che aziendale.
Ecco una panoramica semplice per orientarsi.
Detrazione fiscale del 50%
I privati che installano un impianto fotovoltaico sul tetto di casa possono usufruire della detrazione del 50% sull’IRPEF, fino a un massimo di 96.000 euro. Il bonus è valido anche per interventi senza ristrutturazioni importanti e si recupera in 10 anni.
Credito d’imposta per le imprese
Le imprese che investono in impianti solari possono accedere al Piano Transizione 5.0, che prevede crediti d’imposta fino al 35% (con soglie più alte in aree svantaggiate), su spese fino a 2,5 milioni di euro. Scadenza: 15 novembre 2025.
Comunità energetiche rinnovabili (CER)
Sempre più comuni e cittadini scelgono di produrre e condividere energia solare. Le CER possono ricevere:
Nuovi incentivi FER-X e FER2
Nel 2025 è attivo il nuovo schema FER-X per piccoli impianti (fino a 1 MW), con tariffe garantite per 20 anni. È pensato per chi vuole realizzare un impianto autonomo con accesso diretto agli incentivi, senza aste né registri complicati.
IVA agevolata e semplificazioni
Molti di questi incentivi sono a tempo limitato e con fondi esauribili, quindi è il momento ideale per valutare l’installazione di un impianto fotovoltaico. Che si tratti di una casa, un’azienda o un intero quartiere, oggi investire nel sole conviene più che mai.
Fonti:
Tutto quello che devi sapere
Gli hotspot nei pannelli fotovoltaici rappresentano un problema critico per l’efficienza e la sicurezza degli impianti solari. Si tratta di aree localizzate di surriscaldamento causate da anomalie nel funzionamento delle celle solari, che possono ridurre drasticamente le prestazioni e, nei casi più gravi, danneggiare irreparabilmente il modulo.
Cosa sono gli Hotspot?
Un hotspot è una zona del pannello fotovoltaico che raggiunge temperature molto più elevate rispetto al resto del modulo. Questo avviene quando alcune celle sono parzialmente ombreggiate, danneggiate o malfunzionanti, creando resistenze locali che trasformano l’energia in calore anziché in elettricità.
Le principali cause
Le cause più comuni degli hotspot includono l’ombreggiamento parziale dovuto a foglie, sporco o detriti, danni fisici come crepe nelle celle, problemi di connessione elettrica e il degrado dei materiali nel tempo.
Gli effetti sugli impianti
Gli hotspot causano una riduzione delle prestazioni complessive del modulo, possono provocare danni permanenti come la delaminazione o la bruciatura delle celle e, in casi estremi, rappresentano un rischio di incendio o guasti gravi.
Come prevenire e mitigare gli hotspot
Per contrastare questo fenomeno, si consiglia una progettazione accurata dell’impianto per evitare ombreggiamenti, l’utilizzo di diodi di bypass per isolare le celle difettose, una manutenzione regolare per pulire e ispezionare i pannelli, l’impiego di materiali di alta qualità resistenti al degrado e il monitoraggio termico tramite sensori o droni con termocamere.
Conclusioni
Gli hotspot rappresentano una sfida per la durabilità e la sicurezza dei sistemi fotovoltaici, ma grazie a tecnologie avanzate e a una corretta gestione è possibile ridurne sensibilmente l’impatto, garantendo così un funzionamento più efficiente e sicuro degli impianti solari.
Solarfast service offre soluzioni professionali di pulizia e manutenzione degli impianti fotovoltaici, specificamente pensate per prevenire e risolvere il problema degli hotspot, garantendo così massima efficienza e durata nel tempo.
Verso un futuro a zero emissioni
Sono sempre più accessibili e immediate le formule commerciali nel settore energetico, soprattutto in materia di rinnovabili. Tra i maggiori obiettivi di tali soluzioni troviamo la transizione energetica, volta a ridurre considerevolmente le emissioni di CO2 attraverso soluzioni intelligenti di fornitura, stoccaggio e trasporto dell’energia oltre che una diversificazione di quelle rinnovabili, e l’efficienza energetica, che consiste in un aggiornamento dei sistemi di illuminazione, riscaldamento e raffreddamento in modo tale che consumino meno energia in modo più funzionale.
Nell’ambito fotovoltaico diversi istituti finanziari si sono attivati per agevolare stili di vita sostenibili attraverso soluzioni sempre più flessibili. Una di queste è il noleggio operativo degli impianti, opzione vantaggiosa sia per i clienti finali che per installatori o rivenditori di impianti che, aderendo a semplici convenzioni, possono fornire tale servizio.In particolare, questo tipo di noleggio permette al cliente, persona fisica o azienda, di avere accesso ad attrezzature aggiornate senza l’onere della proprietà, la quale prevede nel breve termine un maggiore investimento in denaro. Nel contratto sono comprese la manutenzione e le garanzie da parte del fornitore e, alla fine del periodo di noleggio, il cliente può decidere se restituire l’impianto o usufruirne fino al termine della sua durata.
Come funziona il noleggio operativo?
Se un’azienda installatrice o rivenditrice di impianti fotovoltaici ha stipulato una convenzione per il noleggio di strumentazione con un istituto finanziario o altra società che fornisce tale servizio, può proporre al cliente finale l’opzione più flessibile, ossia il noleggio, al posto dell’acquisto. Una volta ottenuti dati anagrafici e bancari del cliente, il fornitore invia una proposta per l’istruttoria alla società terza che si occupa direttamente di fornire il servizio di noleggio. Nel giro di una settimana viene fatta una valutazione e se ha esito positivo, l’azienda fornitrice può procedere con la consegna, l’installazione e il collaudo dell’impianto fotovoltaico e, di conseguenza, ricevere il pagamento dell’intero importo dall’istituto finanziario. Di fatto, il contratto di noleggio avviene tra il cliente finale e la società finanziaria.
Il cliente usa il bene come proprio fino alla risoluzione del contratto, mentre il fornitore garantisce manutenzione e assistenza. A conclusione del contratto le opzioni per il cliente sono le seguenti: restituire l’impianto, rinnovare il noleggio oppure, in alcuni casi, acquistare il bene a un prezzo vantaggioso.
I vantaggi
Sia per il cliente finale che per il fornitore i vantaggi sono numerosi. Scegliendo di noleggiare un impianto fotovoltaico, il cliente evita di affrontare subito l’intero costo del bene; spesso questo tipo di soluzioni flessibili ha un canone deducibile rispetto ai costi operativi. Il cliente gode inoltre di un’ampia scelta al termine del contratto e può contare sempre su strumentazione aggiornata, sicura e funzionale al passo con l’innovazione tecnologica. Dall’altro lato, l’azienda fornitrice si rende più appetibile e accessibile sul mercato senza perdere liquidità, in quanto riceve pagamenti rapidi e sicuri appena dopo l’attivazione del contratto, gestendo in modo esternalizzato il credito e riducendo il rischio finanziario. Infine, attraverso il servizio di manutenzione e garanzia, il fornitore instaura un rapporto continuativo con il cliente che ne accresce la fidelizzazione. Solarfast Service propone il noleggio operativo degli impianti fotovoltaici come soluzione moderna e flessibile, verso una prospettiva futura sostenibile e a zero emissioni.
Il fenomeno del soiling, dal termine inglese che significa “sporco”, riguarda l'accumulo di polveri, sabbia, polline e altri contaminanti sulla superficie dei moduli fotovoltaici che compongono un impianto. Questo può causare una significativa riduzione dell'efficienza e delle prestazioni energetiche dei sistemi fotovoltaici.
Tra le cause del fenomeno ci sono sicuramente al primo posto le condizioni ambientali e il clima, infatti in aree aride e desertiche le grandi quantità di sabbia e polvere trasportate dal vento, in concomitanza a una mancanza di precipitazioni per gran parte dell’anno, limita il naturale lavaggio delle superfici. Anche la vicinanza a strade, cantieri, aree industriali o agricole aumenta la concentrazione di particelle in sospensione. E come ultimo fattore di causa c’è la tipologia di superficie dei moduli fotovoltaici: la rugosità e la composizione del vetro che ricopre i pannelli influenzano la velocità di accumulo dello sporco.
L’accumulo di sporco è spesso il maggiore fattore responsabile della riduzione di efficienza dei moduli, perché ostruendo la superficie riduce la quantità di radiazione solare che raggiunge le celle fotovoltaiche. Di conseguenza, l’impianto gode di una minore produzione di energia che comporta un calo dei ricavi nel caso di impianti commerciali e una bassa convenienza per quelli residenziali. Il soiling, inoltre, può ridurre la durata dei moduli generando effetti di hotspot, ossia surriscaldamento localizzato.
Per mitigare l’impatto del soiling si possono adottare diverse strategie come la pulizia manuale o automatizzata, comune negli impianti su larga scala, oppure l’applicazione di rivestimenti antiriflesso e idrofobici che riducono l'accumulo di sporco e facilitano la pulizia. È, inoltre, importante il monitoraggio, installando sensori per rilevare il degrado delle prestazioni al fine di programmare interventi di manutenzione.
Il soiling è anche ridimensionato se viene fatta una progettazione ottimale dell'impianto, installando i pannelli in posizione inclinata in modo da minimizzare l'accumulo di polveri.
Questo fenomeno rappresenta una sfida significativa per il settore fotovoltaico, in particolare in determinate aree geografiche. Tuttavia, attraverso l'adozione di tecnologie avanzate e una manutenzione regolare, è possibile minimizzare gli effetti negativi e garantire il massimo rendimento energetico dei sistemi fotovoltaici.
Solarfast Service offre servizi completi di manutenzione e monitoraggio per impianti, garantendo efficienza e longevità nel tempo. Attraverso controlli periodici e un monitoraggio avanzato, assicura che ogni componente funzioni al massimo delle prestazioni. Gli interventi sono progettati per prevenire guasti, ottimizzare la produzione energetica e ridurre i costi di gestione, permettendo ai clienti di ottenere il massimo rendimento dall’investimento fotovoltaico.
Cosa occorre sapere sul nuovo bando GSE
Lo scorso 6 maggio il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) ha pubblicato online il regolamento del Bando Reddito Energetico Nazionale 2025, che permetterà a famiglie con un reddito basso di realizzare impianti fotovoltaici domestici. Il Fondo Reddito Energetico Nazionale (REN) dispone una somma di circa 103 milioni di euro, dedicando una grossa fetta al Mezzogiorno.
Nel dettaglio il budget sarà così suddiviso:
Modalità di partecipazione
Le domande saranno inviabili dal 13 maggio al 31 dicembre 2025, o fino all'esaurimento delle risorse disponibili per singola area geografica. La domanda potrà essere compilata e inviata dalle ore 12:00 del giorno di apertura del bando sul Portale REN al link https://areaclienti.gse.it/ nella sezione richieste d’incentivo. Le domande verranno analizzate “a sportello”, ovvero in base all’ordine cronologico di arrivo sulla piattaforma.
La domanda richiede i seguenti punti:
In caso di esito positivo e accoglimento della domanda, GSE stipulerà con il beneficiario un Contratto di Reddito Energetico di vent’anni dalla data di attivazione dell’impianto fotovoltaico. Per la durata del contratto il beneficiario cederà a GSE il surplus energetico non consumato.
Soggetti Beneficiari: requisiti di ammissibilità
Il bando sarà riservato solo a persone e famiglie in condizioni di disagio economico, ovvero aventi un ISEE con valore di DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) inferiore a 15.000 euro; nel caso di famiglie con almeno quattro figli a carico, sarà possibile accedere al bando con un ISEE inferiore a 30.000 euro. Inoltre, il soggetto beneficiario dovrà possedere i requisiti di “cliente domestico residente” quali i seguenti:
Soggetto realizzatore: requisiti di ammissibilità
Il realizzatore dei lavori dovrà dotare l’impianto fotovoltaico di un sistema di monitoraggio protetto da un adeguato livello di sicurezza e accessibile da remoto in qualsiasi momento al beneficiario. Inoltre la polizza multi rischi dovrà avere una durata di 10 anni con eventuale frazionamento annuale o pluriennale, e con diritto di recesso annuale senza tacito rinnovo, coprendo anche danni diretti o indiretti di attacchi informatici.
Di seguito le fasi per accedere al contributo:
Fonte: https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/bando-reddito-energetico-2025/
A differenza dell’Italia che ha subito un calo rispetto agli impianti fotovoltaici di recente installazione, la Germania raggiunge un nuovo traguardo con numeri record: secondo l’associazione solare BSW, sulla base dei dati di sistema raccolti dall’ente regolatore BNetzA, alla fine del 2024 ha raggiunto una capacità fotovoltaica in esercizio di ben 100 GW, oltre ad aver già registrato una crescita di 1,12 GW durante il primo mese del 2025.
Tali risultati sono frutto di politiche ben strutturate e mirate a ridurre la burocrazia e aumentare gli incentivi per le installazioni sui tetti, che portano a un consolidamento della posizione della nazione in primo piano e tra i big del settore fotovoltaico Cina, USA e India.
Grazie agli incentivi, circa 38 GW sono stati installati su tetti residenziali, 29 GW su tetti di attività commerciali con aggiunta di 0,7 GW di sistemi fotovoltaici plug-in da balcone. I restanti 32 GW circa sono installazioni a terra. Altra ragione di crescita sono stati i grandi parchi solari al suolo con un aumento del 40%. Un’ulteriore crescita è prevista anche per gli impianti solari sui tetti aziendali del 25% circa.
Secondo l’Agenzia federale Bundesnetzagentur, rispetto a gennaio 2024 c’è un leggero aumento nei dati di gennaio 2025 (da 1,6 GW a 1,12 GW). Nonostante questo, il responsabile della BSW ci tiene a ribadire che i prossimi traguardi della transizione energetica non sono un successo assicurato. L’obiettivo della Germania sarebbe di installare 215 GW di capacità solare entro il 2030, ma secondo il responsabile sono necessari ulteriori sforzi politici: “rimuovere le barriere di mercato e garantire un quadro di investimento attraente”.
Secondo le analisi di S&P Global Commodity Insights è prevista una capacità solare tedesca di 130 GW entro la fine del 2026.
Fonte: www.rinnovabili.it
L’evento organizzato da Italian Exhibition Group (IEG) torna nel 2025 dal 5 al 7 marzo alla Fiera di Rimini con una visione a 360° sulla transizione energetica.
La transizione energetica è un processo ormai avviato e inarrestabile che richiede un approccio trasversale tra gli ambiti economici e delle attività umane che lo riguardano. Il successo di questo processo verte sulla capacità di fare sistema e di collaborare per rendere più veloce la decarbonizzazione.
KEY25 è l’esposizione di riferimento in Europa, Africa e nel bacino del Mediterraneo sulla transizione e l'efficienza energetica. L’edizione di quest’anno preannuncia numeri da record con il 20% in più di brand espositori e una sempre più grande affluenza di visitatori, top buyer, delegazioni internazionali e operatori professionali qualificati da tutto il mondo.
L’evento gode di un nuovo layout: 20 padiglioni su una superficie di 90.000 mq lungo le ali est e ovest del quartiere fieristico di Rimini. Un assetto ripensato secondo la prospettiva di crescita di questa acclamata fiera. Confermate le aree tematiche tradizionali: fotovoltaico, eolico, idrogeno, energy storage, efficienza energetica, mobilità elettrica e città sostenibili. I nuovi spazi espositivi, invece, sono riservati a progetti trasversali, al networking, all'innovazione e alla formazione. Il percorso espositivo avrà una continuità tra i vari espositori tale da mettere in luce tutte le sinergie esistenti.
Uno dei maggiori focus espositivi della fiera è l’area tematica dell’idrogeno, dove IEG e Hannover Fairs International GmbH (HFI) organizzano HYPE - Hydrogen Power Expo by Hydrogen & Fuel Cells, un salone all’interno di KEY che approfondisce il tema dell’idrogeno e ne sottolinea l’importanza per la transizione energetica. Ci sarà anche il debutto di Su.port - Sustainble Ports for Energy Transition, focus dedicato all’elettrizzazione delle banchine portuali per ridurre le emissioni nei porti e accelerare lo sviluppo dell'eolico offshore, soprattutto per quanto riguarda i parchi eolici galleggianti.
KEY25 è un vero e proprio punto di riferimento per il futuro e con questa nuova edizione punta a rafforzare il suo ruolo di network principale per la community globale della transizione energetica, un luogo e un’occasione d’incontro e confronto reale tra aziende, Associazioni, Pubblica Amministrazione, utilities, policy maker e tutti gli altri stakeholder coinvolti nella rivoluzione green. Grazie a questo approccio, KEY25 favorisce anche l’interlocuzione con le istituzioni per risolvere la burocrazia e altri ostacoli che si pongono sul percorso della decarbonizzazione, tracciando una strada comune e condivisa verso il futuro sostenibile.
IL PROGRAMMA
KEY25, oltre a essere un’esposizione, è un insieme di contenuti messi a disposizione dei protagonisti del futuro green. Ci saranno convegni e dibattiti sul destino dell’energia, organizzati dal Comitato Tecnico Scientifico, presieduto dal professor Gianni Silvestrini e formato da Istituzioni, Associazioni industriali di categoria, Associazioni tecnico-scientifiche, Enti e Fondazioni, con i maggiori esperti del settore, provenienti dalle aziende, dalle Associazioni, dal mondo accademico e della ricerca.
Il programma 2025 ha un respiro volutamente ampio e internazionale con approfondimenti su agrivoltaico, Comunità Energetiche Rinnovabili, riqualificazione green residenziale e industriale, mobilità elettrica, idrogeno, ruolo delle Amministrazioni locali, e riflessioni sul contenimento dei costi dell'energia, sugli aspetti normativi e sulle nuove opportunità finanziarie. Tra gli altri argomenti anche l’eolico onshore e offshore, i porti e lo sviluppo del Mezzogiorno. Anche il tema dei sistemi di accumulo di grandi dimensioni avrà il suo spazio, oltre alle enormi potenzialità dell'Africa di diventare protagonista del futuro green a livello globale.
Infine, non mancherà in programma un approfondimento su come l’Intelligenza Artificiale si possa applicare al settore energetico e quali sono i rischi e gli aspetti etici che riguardano l’adozione di questa tecnologia.
Particolarmente premiata in questa edizione è l’innovazione con la creazione di un Innovation District all’interno di un padiglione interamente dedicato, nel quale esporranno le Start-up e le PMI green italiane e internazionali selezionate da un bando. Tali realtà sono state scelte per la loro proposta di prodotti e soluzioni innovative per la transizione energetica.
Il Premio Start-up, nella sua seconda edizione, premierà la giovane azienda ritenuta più meritevole dal Comitato di Valutazione e del Premio Innovazione intitolato alla memoria del past President di IEG, Lorenzo Cagnoni, ai sette espositori che in Fiera presenteranno le loro novità più all'avanguardia in ciascuno dei sette settori merceologici rappresentati all’evento.
Infine, tra le novità ci sarà l’iniziativa Green Jobs & Skills: un’occasione di formazione e orientamento professionale per studenti e giovani lavoratori, ma anche un'opportunità per le imprese per incontrare potenziali candidati e intercettare i talenti più promettenti.
KEY promuove, infine, una Call for Papers sui temi delle energie rinnovabili e della transizione energetica rivolta a studiosi, ricercatori, professionisti e innovatori, i cui abstract selezionati verranno pubblicati sulla nuova rivista scientifica QualEnergia Science, che sarà distribuita durante la manifestazione.
Per maggiori informazioni: https://www.key-expo.com/
Per partecipare alla fiera: https://unb.key-expo.com/visita-2025/?utm_source=referral+redazionale&utm_medium=referral+redazionale&utm_campaign=la_nuova_ecologia
Fonte: La nuova ecologia rivista mensile.